Pierleoni: “L’ingresso nella rete nazionale FIAB ci permetterà di attingere a nuovi fondi ”.
Una città capofila che coinvolga intelligentemente chi ha di fianco, facendo rete e mettendo a sistema strade, visioni e fondi comuni e comunitari: a Palazzo Città si guarda al PNRR per modellare un’idea di territorio vivibile, anche su due ruote. Avezzano ha aderito il 30 marzo scorso al progetto di respiro nazionale denominato “Comuni ciclabili” della Fiab (Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta). Un’adesione valida per il triennio 2022-24. Il concetto di pista ciclabile, per il consigliere comunale Alessandro Pierleoni, promotore dell’iniziativa, deve essere “funzionale e rispondente alle esigenze di una comunità sempre più attenta al futuro verde e alle linee guida europee”, dice il consigliere ricordando anche il prossimo avvio dei lavori della ciclabile di via xx settembre verso San Pelino dove i lavori partiranno tra pochi giorni.
“La Marsica è uno scrigno di tesori e bellezze che deve poter contare anche su collegamenti ciclabili tra Comuni ‘vicini di casa’. – dice il consigliere – Una buona politica è quella che sa far aderire perfettamente il modello nazionale ed europeo alle necessità locali. Proprio per questo motivo, Avezzano già fa parte del progetto di genesi provinciale della ‘Ciclovia dei Marsi’ (itinerario lungo 160 km che da Villavallelonga arriva sino a Rocca di Botte)”. Non solo collegamenti interni, quindi: il prossimo step sarà quello di creare la Ciclovia del Fucino, sempre di concerto con le associazioni di categoria.
A breve, di fatti, si terrà un incontro in Comune proprio tra i sindaci e i vari attori territoriali interessati, con l’intento di sfruttare appieno il “potere” attrattivo della ciclovia. L’esempio più recente e calzante è la grande pista ciclabile della costa abruzzese, la “Via Verde della Costa dei Trabocchi”: un’alleanza di 8 comuni costieri, lunga 50 chilometri che ripercorre l’ex tracciato della ferrovia adriatica. “L’obiettivo è riposizionare Avezzano al centro della Marsica anche con le strategie delle ciclabili”, aggiunge infine il consigliere. Primo passo per l’amministrazione: collegare le frazioni e poi sensibilizzare la cittadinanza ad una mobilità diversa e alla transizione ecologica che arriva dal megafono del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. La pista ciclabile circonfucense sarà la meta: una meta culturale, dinamica e di incentivo per le economie locali.