Fucino, Ruscio chiama la Regione all’incontro coi sindaci. L’assessore: vogliamo certezze sui fondi per l’impianto irriguo

 Abruzzo a “becco asciutto” sul fondi per l’agricoltura. L’esclusione della Regione dai finanziamenti del Pnrr fa suonare un nuovo campanello d’allarme a Palazzo di città, dove l’assessore all’impianto irriguo, Loreta Ruscio, in linea con la decisione dei sindaci, chiama la Regione, con in testa l’assessore all’agricoltura, Emanuele Imprudente, a un faccia a faccia mirato a  “fare chiarezza sulle azioni compiute per tutelare gli interessi di un comparto vitale per il territorio. Vogliamo avere certezze sul ripristino dei vecchi fondi del Masterplan (46 milioni e mezzo) sottratti e sull’assegnazione di nuove risorse. L’esclusione dell’Abruzzo dai fondi del Pnrr rappresenta un segnale preoccupante: vogliamo conoscere perché di quel miliardo e mezzo e più di risorse all’Abruzzo non arriverà neanche un euro e, che, fino a prova contraria, testimonia la scarsa incidenza della Regione rispetto alle tante necessità dell’agricoltura fucense, uno dei volani dell’economia abruzzese”.

    L’assessore Ruscio, quindi, dopo l’incontro con sindaci o delegati dei Comuni dell’alveo fucense, dove tutti hanno sottolineato l’importanza strategica dell’impianto irriguo e del reinserimento dei fondi vecchi e nuovi, chiama la Regione al tavolo di confronto “mirato a fare chiarezza”: il vertice, dove sono stati invitati i sindaci di Aielli, Celano, Cerchio, Collarmele, Gioia dei Marsi, Lecce nei Marsi, Luco dei Marsi, Ortucchio, Pescina, San Benedetto dei Marsi e Trasacco, il commissario del Consorzio di bonifica e i rappresentanti di Confagricoltura, Coldiretti e Cia, è fissato per il 20 ottobre, alle 11, in Municipio. La battaglia in difesa del Fucino messa in cantiere dall’assessore è stata condivisa sin dalle prime battute dall’intera maggioranza Di Pangrazio, con in testa il presidente dell’assise civica, Fabrizio Ridolfi, e dai consiglieri, Alfredo Chiantini, Carmine Silvagni, Ernesto Fracassi e Antonio Del Boccio,