Uno dei siti archeologici più famosi in Italia di nuovo meta di un viaggio della scoperta, ma con l’obiettivo dell’integrazione grazie al tour operator ‘Appennini for All’. Il consigliere comunale Pierleoni: “Nello scorso fine settimana, ancora un appuntamento con la storia. Ora è necessario accelerare sulla riapertura e sulla gestione”.
È scesa giù, nelle profondità più nascoste della terra, per sfiorare l’anima della vera storia dei Cunicoli di Claudio della città di Avezzano e del ruolo fondamentale che ebbero nella trasformazione epocale del territorio della Marsica. Lei, una giovane ragazza con disabilità motoria, è stata una delle 30 persone partecipanti alle ultime visite guidate, organizzate in uno dei siti archeologici più menzionati al mondo, grazie alla trovata della joelette. Sabato scorso, 11 novembre, si è raggiunto un ulteriore obiettivo, turistico e sociale assieme, nella mission della riscoperta dei tesori inestimabili del territorio marsicano. È il consigliere comunale Alessandro Pierleoni a raccontare l’ultima pagina scritta. “Avere un tesoro unico al mondo a due passi da casa, significa poter godere di un’enorme fortuna: la storia, in questi luoghi, – ha detto l’amministratore – si è fatta grande e famosa”.
Grazie alla sinergia tra l’Amministrazione comunale di Avezzano, la Soprintendenza abruzzese (che ha concesso l’autorizzazione) e il tour operator ‘Appennini For All’ – coordinato da Mirko Cipollone – due gruppi da 15 persone con disabilità, sono stati al centro di una nuova attività di valorizzazione del patrimonio archeologico nostrano. I visitatori ‘speciali’ per la prima volta, grazie alla terza tappa del Festival ‘Musica e Parole dell’Appennino’, giunto quest’anno alla seconda edizione e promosso e patrocinato dall’Amministrazione comunale di Avezzano, hanno potuto toccare con mano la storia ed assistere ad una dimostrazione in loco delle strumentazioni utilizzati allora dai romani per misurare lunghezza e pendenza, grazie alle ricerche e alle riproduzioni dell’associazione Convivium. Organizzatrice del tour, assieme ad ‘Appennini For All’, è stata anche l’associazione ‘Piccola Biblioteca Marsicana’, che ha curato la lettura di racconti specifici e storici sul tema del prosciugamento del Lago Fucino. “Abbiamo rimesso in moto non solo la cultura e l’archeologia, ma anche l’inclusività nel Parco dei Cunicoli. – ha detto Mirko Cipollone – Non mi stancherò mai di ripeterlo in ogni occasione: facendo rete insieme, si può veramente lavorare di qualità sul nostro territorio.
Ringraziamo l’Amministrazione comunale di Avezzano, in particolare la dottoressa Patrizia Gallese, già assessore al turismo, e il consigliere Alessandro Pierleoni, per averci aiutato a realizzare questo nostro desiderio. Con la storia a fare da cornice, anche noi siamo entrati nella storia, grazie allo spirito di squadra e alla fiducia ben riposta negli Enti”. Lo scorso undici settembre, rappresentanti della Soprintendenza, del Consorzio di Bonifica Ovest e del Comune di Avezzano hanno trovato la quadra su una possibile e sperimentale gestione a tre dell’intera area archeologica dei Cunicoli di Claudio, per una completa e costante fruizione del sito. “Il Comune – conclude il consigliere comunale Pierleoni – ha lo sguardo ben aperto sulla meraviglia dei Cunicoli e sull’importanza della riapertura definitiva di questo sito. Le sperimentazioni di questi mesi e le visite guidate hanno riconfermato l’enorme interesse che gravita attorno a questo sito unico al mondo. È necessario adesso accelerare con la firma del protocollo per far sì che, a partire dalla prossima primavera, l’area archeologica torni totalmente e finalmente fruibile, per una proposta turistica di qualità e di livello internazionale”.