Il Consiglio comunale approva all’unanimità il Piano Sociale 2023/2025. Zero tagli e più risparmi nelle tariffe per le famiglie di Avezzano

Più vantaggi economici per le persone fragili e zero tagli per chi beneficia degli incentivi socio-sanitari, con l’introduzione del nuovo regolamento aggiornato, che stabilisce tariffe e quote di compartecipazione alle spese per i servizi sociali comunali. 

L’assise civica di Avezzano, riunita oggi pomeriggio in sala consiliare, ha approvato all’unanimità le nuove regole per l’accesso ai servizi sociali e per la partecipazione al costo delle prestazioni agevolate. 

Un documento che introduce novità vantaggiose per le famiglie di Avezzano, per i soggetti più anziani e per le persone con disabilità. 

«Continua la mission del sostegno alle categorie più deboli della città. – ha detto il vicesindaco, Domenico Di Berardino, con delega alle politiche sociali -.

Con l’approvazione di oggi, abbiamo aggiornato l’ultimo regolamento sui servizi socio-sanitari del Comune, introducendo qualche miglioramento in più per quella che resta una pietra miliare della prima amministrazione guidata dal nostro sindaco.

Va avanti, così, l’ascolto delle esigenze territoriali. Con il nuovo testo, si dà alla Giunta anche la possibilità di deroga rispetto ai canoni previsti, per gestire l’eccezionalità di un momento sociale particolare, come è stato quello del Covid-19».

Il regolamento unico è una mappa delle risposte, in termini di contribuzioni e sostegni economici, a tutte le fragilità del tessuto cittadino e va a ricalcare il testo già varato nel 2017, ultimo atto amministrativo della prima Amministrazione Di Pangrazio

«Nel nuovo regolamento – ha aggiunto la consigliera comunale Alessandra Cerone, presidente della Commissione Affari Sociali – sempre nell’interesse primario delle persone più fragili, sono state confermate le quote bassissime di compartecipazione al costo delle prestazioni sociali agevolate. 

Per la soglia di reddito più elevata, ad esempio, (con ISEE dai 24 mila ai 36 mila annui) la compartecipazione alla spesa da parte dell’utente è del 30%; il risparmio è larghissimo. 

L’Amministrazione, però, ha introdotto con un emendamento un incentivo in più: verrà applicato il metodo dell’INTERPOLAZIONE LINEARE, per individuare il reale costo della compartecipazione alla spesa in proporzione al reddito dell’utente, all’interno delle varie fasce ISEE, superando la fredda logica matematica delle fasce e dell’indifferenziazione al loro interno. 

Chi ha di meno, pagherà di meno sempre e comunque».

Mano che continua ad essere tesa, quindi, ad anziani e a persone con disabilità, rete del telesoccorso e della teleassistenza costante e continuativa, presenza in città dei Centri diurni per persone con disabilità, minori ed anziani. 

«Un piano sociale comunale invidiabile – ha concluso la Cerone – che va a superare anche i vincoli della Regione, con l’emendamento introdotto in sede di Commissione, frutto di una sensibilità forte del Comune che, nonostante le spese aumentate col caro-energia, non modifica l’impalcatura del sociale sul territorio».

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