Il Comune ha pubblicato oggi l’avviso relativo all’adozione del Piano di recupero del centro storico di Antrosano. L’avviso, firmato dal dirigente dell’urbanistica Mauro Mariani, ha il fine di informare tutte le persone potenzialmente interessate della possibilità di prendere visione della deliberazione del Consiglio comunale n.10 del 08.03.2024 e dei relativi elaborati: ciò al fine di presentare eventuali osservazioni.
Il Piano sarà depositato a libera visione del pubblico per 30 giorni e, chiunque ne abbia interesse, potrà presentare osservazioni entro e non oltre il trentesimo giorno dalla scadenza del periodo di deposito.
“L’obiettivo – spiega l’assessore all’urbanistica Filomeno Babbo – è quello di recuperare e riqualificare con investimenti pubblici e privati, che potranno essere coinvolti in un’operazione di rinascita soprattutto della parte storica di Antrosano, testimonianza vivente degli insediamenti urbanistici nell’area già prima del terremoto del 1915.
L’amministrazione comunale parte dalla considerazione che il recupero di queste aree, ben visibile dalle vie di Accesso alla città, sarebbe un perfetto biglietto da visita per Avezzano e tutto il territorio comunale”.
Già negli anni ’80, si iniziò a pensare ad una progettazione, nonché analisi storica e architettonica degli insediamenti, ora revisionata ed aggiornata, che ha coinvolto, oggi, anche la comunità stessa di Antrosano ed i suoi tecnici, al fine di portare avanti un piano di recupero che riguarda sia gli edifici che gli spazi, gli aggregati e le strade e, quindi, interessando sia il patrimonio edilizio che urbanistico.
Tre gli scenari nei quali l’operazione dovrà andare ad agire:
- una parte del borgo in cui sia l’edilizia che i tracciati stradali sono presenti e vanno recuperi e completati;
- una parte, più a nord, che è sostanzialmente diruta ed in cui è oggi difficile anche leggere gli spazi e i percorsi pubblici in parte occupati da rovine o persi tra queste;
- alcuni spazi da recuperare nel centro ed aree libere ai margini.
Il piano prevede:
- Interventi diretti di recupero per gli immobili esistenti, ricompresi nella zona a sud, che ha mantenuto un tessuto insediativo e un sistema viario leggibile, ancora in parte utilizzabile;
- Comparti di recupero nelle zone in cui si sono effettuate le demolizioni e per gli ambiti di completamento edilizi ai margini dell’edificato esistente.