Puc, fruitori del reddito di cittadinanza “tuttofare” a scuola. Ok del Comune alla “Collodi-Marini”: dai piccoli lavori al supporto ai docenti

Porte aperte alla “Collodi Marini ai percettori del reddito di cittadinanza inseriti nel progetto Puc “Io sto con la scuola” approvato dalla giunta comunale: il progetto dell’istituto comprensivo guidato da Pier Giorgio Basile, il primo proposto dall’esterno, che allunga la serie di Puc avviati dal settore sociale del Comune, l’ultimo con il Tribunale, aprirà le porte dei plessi scolastici, a 48 persone -24 per quadrimestre- nelle vesti di “tuttofare”. Le attività di supporto al personale scolastico dei percettori del reddito di cittadinanza, però, non saranno limitate ai soli lavori manuali. Coloro in possesso di specifiche competenze o titoli di studio idonei potrebbero essere impegnati in attività di tipo amministrativo contabile o a supporto dei docenti in attività di tipo didattico educativo. 

    “Il progetto proposto dalla Collodi Marini e approvato dalla giunta”, afferma il vice sindaco con delega al sociale, Domenico Di Berardino, “ha una forte valenza sociale sia per l’impatto positivo che potrà avere sulla vita scolastica di alunni e insegnanti che dei fruitori del reddito di cittadinanza. Senza dimenticare l’utilità delle attività dei percettori del reddito per rendere i plessi scolastici più accoglienti, sicuri e funzionali”. 

    I 48 fruitori del Rdc, infatti, affiancheranno il personale scolastico nelle attività di pulizia e sanificazione; piccola manutenzione; cura delle aree verdi scolastiche; animazione; vigilanza e supporto degli alunni, in particolare durante la ricreazione, il servizio mensa, nelle attività di laboratorio, mentre chi ha un titolo di studio o la preparazione giusta, potrà supportare i docenti nel “lavoro “intellettuale”. Prima dell’ingresso a scuola, ovviamente, i 48 percettori del reddito di cittadinanza, saranno formati dal settore sociale del Comune -guidato da Maria Laura Ottavi- e dotati degli strumenti di lavoro.